La Challa è il pane dolce ebraico da condividere per lo Shabbat, il giorno di riposo dedicato al Signore ovvero il sabato. Vengono posti rigorosamente in coppia sulla mensa (il plurale di challa è Challot) ad indicare la doppia razione di manna che cadeva dal cielo il venerdì e la vigilia delle feste. Questa ricetta l’ho imparata a Venezia, nella scuola di cucina ebraica, e proprio in questa città, nel 1596, gli ebrei levantini chiesero di aprire un loro forno in modo da poter “cocinare del pane per osservanza delle loro cerimonie”.
lievito, lo zucchero e l’acqua ed impastare fino a quando la farina non avrà assorbito il liquido.
Unire l’olio a filo e continuare ad impastare. Unire l’uovo e un tuorlo, uno alla volta, ed infine il sale. Continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio e vellutato, che non appiccica. Ci vorranno almeno 15 minuti (foto 1).
Coprire e far riposare in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria fino al raddoppio: ci vorranno almeno due ore (foto 2). Riprendere l’impasto, dividerlo in due parti e poi in tre o in sei (le “Challot”) e lavorare i pezzettini di pasta allungandoli fino ad ottenere dei cilindri di circa 30 cm di lunghezza (foto 3) ed intrecciarli tra loro (foto 4).
Trasferire le challot sopra una teglia coperta da carta forno (foto 5), sbattere il tuorlo con il miele, spennellare la superficie dei pani e spolverarli con semi di sesamo o di papavero (foto 6) e lasciar raddoppiare nuovamente di volume: ci vorrà un’ora.
Accendere il forno statico a 180° poco prima della fine della lievitazione e cuocere nel forno già caldo per circa 30 minuti o fino alla doratura della superficie.
Lasciar raffreddare sopra una gratella prima di tagliare.