Un dolce dedicato alla regina Carlotta, moglie di Giorgio III d’Inghilterra per rendere regale le nostre tavole delle feste. Le versioni sono molteplici e questo elegante dessert può essere preparato anche con savoiardi, fette di pane o addirittura di panettone trasformandosi così in un dolce riciclone. 
	 
		In una ciotola con acqua fredda ammorbidire la colla di pesce. 
 	Sciogliere il burro a fuoco dolce e spennellare uno stampo da charlotte di 18-20 cm circa di diametro, o un anello di silicone, e spolverarlo di zucchero bianco (1).
	Dal pandoro ottenere delle fette uguali, delle dimensioni di 10x10 cm circa e di spessore 1 cm circa, spennellare un lato della fetta con il burro rimasto e spolverare con lo zucchero bianco (2) (3).
		 
	 	In seguito tostarle velocemente in una padella antiaderente calda: devono dorare ma non devono seccare troppo (4).
	Coprire il fondo della tortiera e le pareti dello stampo con le fette ancora calde, così da farle aderire meglio (5) e trasferire lo stampo in frigorifero per 20 minuti circa. 
	Procedere con la crema di farcitura.
	Sciogliere 100 g di cioccolato fondente a fuoco dolce con tre cucchiai (circa 40 ml) di panna fresca (6), versarlo poi in una ciotola.
	Montare gli albumi a neve ferma (7).
		 
	 	Montare 100 ml di panna fresca rimasta addolcita con 20 g di zucchero a velo (8).
	Scaldare un cucchiaio di panna fresca e sciogliere la colla di pesce ammorbidita e strizzata aiutandosi con una forchetta.
	Unire il composto nella ciotola con il cioccolato fuso, aggiungere un tuorlo d’uovo, mescolare bene, versare la panna che si è montata e infine l’albume, amalgamando bene il composto (9).
		 
	 	Versare il composto nella tortiera (10) e far riposare in frigo per almeno 4 ore.
	Con un coltello ottenere dei trucioli dal cioccolato bianco (circa 50 g) e dal cioccolato fondente rimasto (circa 50 g).
	Passare un coltello bagnato lungo lo stampo così da facilitare meglio l’uscita della Charlotte.
	Prima di servire decorare la Charlotte con i trucioli di cioccolato bianco e fondente, dei ribes, un alkekengi, qualche mandorla affettata (11) e concludere con una spolverata di zucchero a velo (12).