Chianti DOCG: un calice colmo di storia

È tra i vini più apprezzati in tutto il mondo e la sua storia risale addirittura agli Etruschi; oggi la cantina sociale Colli Fiorentini - Valvirginio porta avanti una tradizione vinicola più che millenaria.

Le colline del Chianti sono tra le immagini più iconiche e diffuse del nostro Paese: lunghi filari di vite inframezzati da case coloniche, dove un tempo vivevano i braccianti che curavano quelle terre, e filari di olmi. Possiamo affermare che il vino abbia salvato il paesaggio: la vocazione di quei territori alla viticoltura ha fatto sì che la campagna non venisse abbandonata con la fuga verso le città, né fosse convertita alla costruzione di edifici a scopo industriale.

Ma cosa ha reso quella zona e i suoi vigneti così speciali?

L'agricoltura parte da qui

I primi a portare la vite nell'attuale Chianti furono gli Etruschi: dopo aver trascorso un primo periodo a raccogliere i frutti delle viti spontanee nei boschi, iniziarono a piantarle o replicarle per talea, facendole arrampicare sugli alberi, secondo il sistema di coltivazione "a vite maritata". Il contatto con i Greci arricchì le coltivazioni di nuove varietà di vite e olivo, che venivano piantati per inframezzare i campi di cereali.

La coltura e la cultura del vino fu assimilata anche dai Romani, che consideravano la bevanda come un vero e proprio alimento destinato ai banchetti e ai rituali religiosi, e, dopo la caduta dell'Impero, dai Longobardi, che ne tutelarono la produzione.

Dal vino all'identità

Il termine Chianti compare per la prima volta in una pergamena del 790: siamo a inizio Medioevo e la zona è in mano ai Franchi di Carlo Magno.

Sono i conventi benedettini e vallombrosiani a incoraggiare la cura delle campagne, occupandosi della produzione di olio e vino; per la coltura specializzata, con i lunghi filari di vite che conosciamo ora, dovremo però aspettare il Basso Medioevo.

Dopo l'anno Mille l'economia comincia infatti a rifiorire, dando un impulso al commercio vinicolo: la nascita dei Comuni in Toscana è fortemente legata a questa crescita della produzione, come testimoniano l'importanza dell'Ordine dei Vinattieri nella città di Firenze e la successiva costituzione della Lega del Chianti. Lo scopo di quest'ultima era tutelare l'identità di quel vino, che al tempo era descritto come "vernaccia", cioè bianco: non sappiamo di preciso quando si passò alla vinificazione in rosso.

Montespertoli

Nel 1716 il Granduca Cosimo de' Medici stabilì i confini delle regioni del Chianti, istituendo una Congregazione di vigilanza contro le frodi in commercio. La zona di produzione fu poi ampliata dal Governo Italiano nel 1932, con un'ulteriore rettifica del 1996 che costituì la sottozona di Montespertoli, una delle più attraenti per la produzione di vino Chianti, grazie al suo microclima e alle caratteristiche del terreno.

La nostra scelta

Proprio a Montespertoli sorge, da quasi 50 anni, la Cantina Sociale Colli Fiorentini - Valvirginio, intorno alla quale orbita il lavoro di 300 famiglie di soci viticoltori e di 650 aziende che, ogni anno, si affidano alla Cooperativa per la trasformazione dei raccolti in vino.

L'amore e la gratitudine per la generosità di queste colline non possono prescindere dal rispetto per le loro ricchezze naturali: ecco perché la cooperativa è stata la prima in Toscana a dotarsi di un grande impianto fotovoltaico per produrre e utilizzare energia pulita.

Sostenibilità e valorizzazione del territorio sono gli elementi che ci hanno portato a scegliere la Cantina Sociale Colli Fiorentini - Valvirginio come fornitore: la cooperativa ha creato appositamente per i clienti di Pam e Panorama l'etichetta Rifugio del Vescovo, che potrai trovare nei nostri punti vendita su due diversi prodotti:

  • Chianti DOCG Rifugio del Vescovo
    Prodotto a partire dalle uve raccolte nei comuni di Contespertoli, Gambassi Terme e limitrofi, si presenta di colore rosso rubino intenso, con note olfattive di frutti rossi, mammola e giaggiolo. Il sapore pieno e sapido, moderatamente tannico, lo rende adatto all'abbinamento con grigliate miste di carne, pollame nobile e formaggi.

  • Chianti Riserva DOCG Rifugio del Vescovo
    Un vino morbido e rotondo che deriva dall'accurata selezione delle migliori uve Sangiovese e Merlot coltivate nelle zone di Montespertoli e nei comuni limitrofi. Il vino viene affinato per almeno 12-15 mesi in barrique di rovere francese e per altri 5 mesi in bottiglia.
    Il vino appare di color rosso rubino, fragrante, fresco e speziato al naso. Il sapore sarà morbido, pieno e sapido, mediamente tannico, con un retrogusto molto elegante.

Scegliendo il Chianti DOCG e il Chianti Riserva DOCG Rifugio del Vescovo sostieni l'economia italiana e le famiglie che si dedicano a una terra ammirata in tutti il mondo.
Cercali da Pam e Panorama e brinda alle nostre eccellenze!