Il suo sapore dolce e morbido lo rende in assoluto, insieme all'anguria, il re dei frutti dell’estate: parliamo del melone!
Proviamo a conoscerlo meglio:
I meloni appartengono alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle, ma poiché sono molto dolci vengono consumati come frutti quando arrivano al massimo della maturazione!
La sua polpa ha un colore che può variare dal bianco, al giallo, all'arancio, a seconda della varietà.
La cavità centrale del melone è invece fibrosa e ricca di semi, per questo viene sempre scartata quando apriamo il frutto.
Possiamo classificare due tipologie di melone:
Circa il 60% della produzione mondiale di meloni proviene dall'Asia, mentre in Europa i maggiori produttori sono Spagna, Romania, Francia e Italia (soprattutto nel Mantovano e a Pachino in Sicilia).
Non a caso, proprio a Sermide (Mantova) è stato fondato il Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano, che rappresenta produttori e trasformatori del Melone Mantovano I.G.P.
Certo! Il melone non contiene grassi saturi e assicura uno scarso apporto calorico. Presenta sali minerali come ferro, calcio e fosforo, e vitamina C, A e del gruppo B. Ha inoltre un buon effetto diuretico.
Per riconoscere un buon melone maturo esiste il trucco di bussare leggermente sulla sua superficie: se il suono è sordo, il melone è maturato perfettamente. Se invece sentiamo un rimbombo vuoto, forse non è ancora pronto per il nostro palato. Verificate anche l’odore: se è profumato, probabilmente è già maturo!
Il melone si conserva bene se sta a una temperatura non inferiore ai 5 °C. Può quindi essere riposto ancora chiuso nella parte meno fredda del frigorifero. Quando lo apriamo, rimuoviamo bene la buccia e i semi, e tagliamo a cubetti o a spicchi. Se ne avanziamo, possiamo conservarlo al meglio in frigo, ma per pochi giorni, in un contenitore per alimenti oppure in uno scolapasta inserito all'interno di una ciotola.
Lo sapevate che al melone sono dedicate feste e sagre tradizionali? Per esempio a Viadana (Mantova), a Montalto di Castro (Viterbo) e Pescia Romana.