L'invaiatura

Cosa accade all’uva prima della raccolta? Scoprilo in questo articolo.

Una delle fasi culminanti dello sviluppo della vite prende il nome di invaiatura, quel processo di pigmentazione che coinvolge gli acini e presagisce l’inizio della vendemmia. Via via che il grappolo matura, i chicchi crescono e cambiano colore, acquisendo le sfumature violacee e dorate che caratterizzano le diverse varietà.

Perché è importante?

La pigmentazione dei grappoli è un elemento fondamentale nella vinificazione poiché sarà proprio la buccia, ormai ricca di polifenoli, a dare colore e corpo ai vini durante la macerazione del mosto. Oltre ad agire sull’aspetto degli acini, l’invaiatura coinvolge anche il gusto e la consistenza delle uve, sia da vino che da tavola. Quando il grappolo termina la fase di fotosintesi, inizia a sintetizzare i diversi composti aromatici: aumenterà dunque il grado zuccherino e diminuirà l’acidità, conferendo all’uva i toni dolci e leggermente aciduli che la caratterizzano.

Un fenomeno diffuso

Sebbene colleghiamo l’invaiatura all’uva, questo processo coinvolge anche altri frutti, come quelli dell’ulivo. Nel periodo che va da settembre a ottobre, le olive cambiano colore secondo le diverse cultivar, passando dal verde intenso al rosso porpora o al nero. Come per l’uva, le olive raccolte a fine invaiatura sono maggiormente ricche di componenti volatili e polifenoli, fondamentali per ottenere un olio di qualità, nutriente e dal gusto fruttato.