Perché alcuni uccelli non volano?

Distribuite in tutto il mondo, dalla Savana al Polo Sud, sono circa sessanta le specie di uccelli che non volano. Sono compresi tutti i pinguini, alcune anatre, furtivi abitanti delle paludi, veloci struzzi, enormi emù e piccoli kiwi.

L’antenato comune a tutti gli uccelli poteva volare, ma diverse specie di uccelli hanno indipendentemente perso questa abilità.

Il volo comporta grandi benefici, tra i quali la capacità di sfuggire ai predatori, di cacciare e di migrare ricoprendo lunghe distanze. D’altra parte, significa anche un grande prezzo da pagare: volare consuma una grossa quantità di energia e limita dimensioni e peso corporei.

Un uccello che non vola conserva energia, e potrebbe quindi sopravvivere sulla base di una nutrizione ridotta o dal basso apporto energetico rispetto a un uccello che vola.

Quando un uccello si trova in un ambiente in cui non riceve pressioni per volare, può smettere di farlo nel giro di poche generazioni. Successivamente, nel corso di migliaia o milioni di anni, il corpo degli uccelli cambia per adattarsi al comportamento: le ossa, dall’essere vuote per limitare il peso, diventano dense; il piumaggio diventa morbido; le ali si rimpiccioliscono e in alcuni casi spariscono completamente.

Il caso più comune è quello in cui uno stormo migra in una terra in cui non incontra predatori. Finché la situazione resta tale, la popolazione di questa specie fiorisce, ma resta vulnerabile ai cambiamenti.
Per esempio, in alcune isole in cui gli uccelli avevano trovato un ambiente sicuro, i colonizzatori umani hanno innestato cani, gatti e roditori, che in alcuni casi hanno portato all’estinzione di alcune specie. Così è successo in Nuova Zelanda, dove gli ermellini degli europei hanno messo fine a diverse specie native di uccelli terrestri.

In altri contesti, gli uccelli hanno avuto il vantaggio di evolversi in concomitanza con i propri coinquilini mammiferi, sviluppando caratteristiche che li hanno portati a sopravvivere per decine di milioni di anni. È il caso degli struzzi e degli emù. Questi sono cresciuti in peso e dimensioni, e sviluppato muscoli che li rendono corridori formidabili.

Alcuni uccelli utilizzano i muscoli legati al volo per altri scopi, come i pinguini che li utilizzano per nuotare, e in altre specie per attrarre partner o addirittura per curvare mentre corrono in velocità.